Sulla roccia
Il raggio gioca
e scolpisce
forme indefinite,
ma la roccia riflette
solo ciò che l'orizzonte assorbe,
regalando ai sensi,
il senso dell'eterno
di un bacio.
Autore: Tiziana Cocolo - Categoria: Saggezza -
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IntensitÃ
L'intensità dei sentimenti
non si misura
perchè si espande,
coinvolge
e sconvolge i sensi.
Solo la consapevolezza dell'esserci,
può ripagare
come un bacio dolce
sulle labbra.
Autore: Tiziana Cocolo - Categoria: Saggezza -
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L'uomo che impara
Prima costruii sulla sabbia,
poi costruii sulla roccia.
Quando la roccia crollò
non ho più costruito su nulla.
Poi ancora talvolta costruivo
su sabbia e roccia, come capitava, ma
avevo imparato.
Coloro ai quali affidavo la lettera
la buttavano via.
Ma chi non curavo
me la riportava.
Allora ho imparato.
Le mie disposizioni non furono rispettate.
Quando giunsi, m'avvidi
che erano sbagliate.
Era stato fatto
quel che era giusto.
Così ho imparato.
Le cicatrici dolgono
nel tempo di gelo.
Ma spesso dico: solo la fossa
non m'insegnerà più nulla.
Autore: Bertolt Brecht - Categoria: Saggezza -
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Cadere dal basso
Ho cercato il silenzio,
ho cercato vuoti da decifrare.
Ho guardato alto e visto ancor più su,
mentre la mia ombra si allontanava,
stanca del mio peso.
Ho cercato dubbi, ho cercato follie,
le paure hanno trovato me e le ho alimentate.
Cosa riuscirò a trasmetterti se non paura
mentre la gioia mi circonda.
Ogni mio silenzio
è la certezza di non essere fraintesa
ogni mia parola
è la certezza di una tua risposta.
Io sono qui,
io sarò qui
e sprofonderò se necessario
per poter guardare in alto
e vedere te.
Autore: Tiziana Cocolo - Categoria: Saggezza -
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Arte
Modellare nell'aria
il tuo corpo
e assaporare il tuo piacere
è la creazione più estasiante.
La vicinanza
nella mente e nel cuore
è il nostro forte
connubio d'amore.
Autore: Tiziana Cocolo - Categoria: Saggezza -
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Sorriso
Allungare le mani
e cogliere il tuo sorriso,
inebria il cuore
saziando il volere.
E poi il tuo sorriso
scivola tra le dita,
come perle preziose
raccolte in un mare
di semplici e trasparenti
sensazioni.
Autore: Tiziana Cocolo - Categoria: Saggezza -
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Anni dopo
La splendida la delirante pioggia s'è quietata,
con le rade ci bacia ultime stille.
Ritornati all'aperto
amore m'è accanto e amicizia.
E quello, che fino a poco fa quasi implorava,
dall'abbuiato portico brusìo
romba alle spalle ora, rompe dal mio passato:
volti non mutati saranno, risaputi,
di vecchia aria in essi oggi rappresa.
Anche i nostri, fra quelli, di una volta?
Dunque ti prego non voltarti amore
e tu resta e difendici amicizia.
Autore: Vittorio Sereni - Categoria: Saggezza -
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Dopo la tristezza
Questo pane ha il sapore d'un ricordo,
mangiato in questa povera osteria,
dov'è più abbandonato e ingombro il porto.
E della birra mi godo l'amaro,
seduto del ritorno a mezza via,
in faccia ai monti annuvolati e al faro.
L'anima mia che una sua pena ha vinta,
con occhi nuovi nell'antica sera
guarda una pilota con la moglie incinta;
e un bastimento, di che il vecchio legno
luccica al sole, e con la ciminiera
lunga quanto i due alberi, è un disegno
fanciullesco, che ho fatto or son vent'anni.
E chi mi avrebbe detto la mia vita
così bella, con tanti dolci affanni,
e tanta beatitudine romita!
Autore: Umberto Saba - Categoria: Saggezza -
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Città vecchia
Spesso, per ritornare alla mia casa
prendo un'oscura via di città vecchia.
Giallo in qualche pozzanghera si specchia
qualche fanale, e affollata è la strada.
Qui tra la gente che viene che va
dall'osteria alla casa o al lupanare,
dove son merci ed uomini il detrito
di un gran porto di mare,
io ritrovo, passando, l'infinito
nell'umiltà.
Qui prostituta e marinaio, il vecchio
che bestemmia, la femmina che bega,
il dragone che siede alla bottega
del friggitore,
la tumultuante giovane impazzita
d'amore,
sono tutte creature della vita
e del dolore;
s'agita in esse, come in me, il Signore.
Qui degli umili sento in compagnia
il mio pensiero farsi
più puro dove più turpe è la via...
Autore: Umberto Saba - Categoria: Saggezza -
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La voce a te dovuta
Se mi chiamassi, sì,
se mi chiamassi.
Io lascerei tutto,
tutto io getterei:
i prezzi, i cataloghi,
l'azzurro dell'oceano sulle carte,
i giorni e le loro notti,
i telegrammi vecchi
ed un amore.
Tu, che non sei il mio amore,
se mi chiamassi!
E ancora attendo la tua voce:
giù per i telescopi,
dalla stella,
attraverso specchi e gallerie
ed anni bisestili
può venire. Non so da dove.
Dal prodigio, sempre.
Perchè se tu mi chiami
- se mi chiamassi, sì, se mi chiamassi -
sarà da un miracolo,
ignoto, senza vederlo.
Mai dalle labbra che ti bacio,
mai
dalla voce che dice: non te ne andare.
Autore: Pedro Salinas - Categoria: Saggezza -
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