Troppo tardi
La vita ti stringe, ti avvolge,
ti stritola i sensi,
ti imbocca in strade sbagliate,
ti senti smarrita, sui tuoi passi vorresti tornare.
Un muro si erge ormai dietro di te,
è il tempo passato, finito,
segnato da vecchie memorie,
non tue, non ti riconosci in questa tua vita
e ti accorgi che più non è andata come volevi.
Troppo tardi sperare che cambi,
ormai strada è segnata.
Autore: Anna De Santis - Categoria: Saggezza -
|
La Speranza
O abbiamo la speranza in noi, o non l'abbiamo;
è una dimensione dell'anima,
e non dipende da una particolare osservazione del mondo
o da una stima della situazione.
La speranza non è una predizione,
ma un orientamento dello spirito e del cuore;
trascende il mondo che viene immediatamente sperimentato,
ed è ancorata da qualche parte al di là dei suoi orizzonti.
Autore: Havel Václav - Categoria: Saggezza -
|
I vostri figli
I vostri figli non sono figli vostri... sono i figli e le figlie della forza stessa della Vita.
Nascono per mezzo di voi, ma non da voi.
Dimorano con voi, tuttavia non vi appartengono.
Potete dar loro il vostro amore, ma non le vostre idee.
Potete dare una casa al loro corpo, ma non alla loro anima, perchè la loro anima abita la casa dell'avvenire che voi non potete visitare nemmeno nei vostri sogni.
Potete sforzarvi di tenere il loro passo, ma non pretendere di renderli simili a voi, perchè la vita non torna indietro, né può fermarsi a ieri.
Voi siete l'arco dal quale, come frecce vive, i vostri figli sono lanciati in avanti.
L'Arciere mira al bersaglio sul sentiero dell'infinito e vi tiene tesi con tutto il suoi vigore affinché le sue frecce possano andare veloci e lontane.
Lasciatevi tendere con gioia nelle mani dell'Arciere, poiché egli ama in egual misura e le frecce che volano e l'arco che rimane saldo.
Autore: Kahlil Gibran - Categoria: Saggezza -
|
Il glicine che mi portò via un sogno
L'odore del glicine al balcone,
ti ricordi nonna,
avevamo piantato un sogno insieme.
L'albero cresceva, con me
e tu invecchiavi.
Com'è triste novembre,
il glicine perdeva le sue foglie,
ti stringevo piano,
per non farti male,
e tu in quel letto di dolore
a malapena mi riconoscevi.
Eri tornata come prima,
sembravi una bambina
che cercava le coccole.
Anna, chi sei? Mi chiedevi
dov'è la mia famiglia, e mia figlia?
Nonna, le rispondevo, è qui
ti è sempre accanto, ma non capivi.
Quel morbo ti ha portato via dalla vita,
ha mandato in tilt la tua mente,
una condizione umiliante
per te che tanto dolcemente
ci hai sempre accuditi.
Coi sensi assopiti da tante medicine,
meno male che non hai sentito gran dolore,
ti sei addormentata piano piano
chiamandomi per nome,
stringendo la mia mano.
Il glicine ad aprile metteva le sue foglie...
Cominciò a fiorire.
Autore: Anna De Santis - Categoria: Saggezza -
|
Il palloncino
Un palloncino è volato,
verso il sole è andato,
il bimbo l'ha lasciato
piangendo disperato.
Perché Signore Iddio
devo avere oblio
di quel che ora è mio,
e alfine dirgli addio?
Non voglio rinunciare,
qual è il senso d'amare,
legarsi e separare
da quello che hai nel cuore.
Non dovevi creare il dolore,
le paure, il vento, il sole
non dovevi riempirmi l'anima
con parole d'amore.
Ho perso il palloncino,
ora sono un bambino
che piange e si dispera,
ma continua a sperare
che qualcuno torni a sera.
Autore: Anna De Santis - Categoria: Saggezza -
|
Tra diecimila anni
Tra diecimila anni
sotto gli alberi passerà
una fanciulla snella e bionda
con fiori tra i capelli,
e sarà ancora primavera.
È un'ora mattinale
qui nel bosco della mia giovinezza,
dove tutto è fresco di rugiada,
ogni sentiero, ogni albero è cespuglio,
tutto ciò che non perisce.
Luminoso, il ramo della betulla sfiora
la sua fronte pura,
ed è ancora lei
che un giorno ho amato,
tutto ciò che è stato esiste ancora.
Autore: Pär Lagerkvist - Categoria: Saggezza -
|
Abbiamo sbagliato
Sei un dolce ricordo,
scivolato poi via,
come gocce di pioggia,
sotto il mio portone,
mentre ti dicevo addio.
È una storia finita
ma tu sai nella vita,
non si può dire mai...
Ti ho incontrato per strada,
quanto tempo è passato,
Il mio sguardo nel tuo,
il tuo odore non ho mai scordato.
Un abbraccio per provare
che non era amore
quel che sentivo.
Io speravo...
Sotto il mio portone,
un momento è bastato,
carezzandomi il viso
di pioggia bagnato
mi hai detto: troppo tardi...
abbiamo sbagliato.
Autore: Anna De Santis - Categoria: Saggezza -
|
Amo perchè sei tu
Amo l'amore perché esisti tu,
amo il tuo viso,
i tuoi gesti, il sorriso, quella ruga
il tuo incedere lento,
amo il vento e gelosa
perché ti sfiora.
Il mio amore per te è mariposa
che impalpabile vola a te intorno,
senza farsi notare.
Amo l'esperienza che hai
e la tua pazienza nell'aspettarmi.
Autore: Anna De Santis - Categoria: Saggezza -
|
I tuoi occhi
I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
che tu venga all'ospedale o in prigione
nei tuoi occhi porti sempre il sole.
I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
questa fine di maggio, dalle parti d'Antalya,
sono cosi, le spighe, di primo mattino;
i tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
quante volte hanno pianto davanti a me
son rimasti tutti nudi, i tuoi occhi,
nudi e immensi come gli occhi di un bimbo
ma non un giorno han perso il loro sole;
i tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
che s'illanguidiscano un poco, i tuoi occhi
gioiosi, immensamente intelligenti, perfetti:
allora saprò far echeggiare il mondo
del mio amore.
I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
Così sono d'autunno i castagneti di Bursa
le foglie dopo la pioggia
e in ogni stagione e ad ogni ora, Istanbul.
I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
verrà giorno, mia rosa, verrà giorno
che gli uomini si guarderanno l'un l'altro
fraternamente
con i tuoi occhi, amor mio,
si guarderanno con i tuoi occhi.
Autore: Nazim Hikmet - Categoria: Saggezza -
|
Ascolta il silenzio
Correre... dove....
Fermati un momento,
ascolta il silenzio,
ha tanto da raccontarti:
immagini sbiadite,
ricordi ormai svaniti.
La tua vita manca di tasselli,
rimetti a posto l'esperienze fatte,
avrai un quadro più completo,
finalmente potrai goderti pienamente
il tempo che ti resta.
Autore: Anna De Santis - Categoria: Saggezza -
|
|